Pippo Inzaghi continua a chiedere a gran voce, ma dentro le stanze segrete di Milanello, un centrocampista in più per questo Milan che crede nell’impresa di giocarsi il terzo posto utile per l’Europa che conta. Lo chiede, ma non lo pretende. Galliani apprezza e cerca la grande sorpresa per l’allenatore che ha voluto così fortemente in opposizione alla precedente scelta presidenziale che ricadde su Clarence Seedorf. Per questo quelli che escono sono nomi importanti, da affiancarsi soprattutto a quel Nigel De Jong rivitalizzato dal mondiale e dalla centralità chiesta lui dall’ex attaccante rossonero. ‘No’ per l’olandese quindi sia al Manchester United (che pretendeva di trattarlo a 8 milioni di euro) sia al Tottenham che in cambio proponeva Capoue.
Tra i desiderati di Galliani c’erano il tedesco Khedira e il portoghese Carvalho, uno esperto e uno rampante, uno con ingaggio mostruoso e cartellino da giugno a zero euro e l’altro salatissimo come costo d’acquisto (25 milioni la richiesta dello Sporting Lisbona) e interessante come ingaggio (chiede 1,5 milioni a stagione più premi). Giusto però utilizzare la coniugazione al passato. Si tratta di obiettivi che la dirigenza rossonera ritiene sfumati dopo gli ultimi colloqui con i rispettivi entourage: per Khedira sarà Chelsea, addirittura forse anche già a gennaio, per Carvalho è guerra aperta tra i due club di Manchester.
Ma esiste al Milan un Piano B? Difficile dirlo. L’idea sarà piuttosto quella di cercare di arrivare a fine stagione tornando a valorizzare per esempio Poli, eterna promessa, che però non ha ancora convinto né Inzaghi né Conte e nemmeno i loro predecessori (con Ranieri forse unica eccezione nella parentesi all’Inter). In più ci sarà un Montolivo a cui chiedere tutto, anche di dimostrare tutto, nel secondo semestre della stagione sportiva. Non molto, non poco, ma di mercato fatto con fretta e male in società ne hanno tutti abbastanza. E anche la tifoseria.
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